Caorle, ogni giorno è un nuovo giorno…

Caorle, oltre ad essere una delle principali spiagge del Veneto, è stata anche luogo d’ispirazione per uno scrittore tanto famoso quanto importante; Ernest Hemingway. Scrittore americano amante del buon vino, della scrittura e dell’Italia, in particolar modo del Veneto, trasse dalla laguna di Venezia le idee per scrivere due dei suoi romanzi: Il vecchio e il mare e Di là dal fiume tra gli alberi. Arrivati a Caorle, subito dopo la periferia, ci si ritrova immersi un centro storico unico, particolare. Le casette colorate, i ristoranti (da cui all’ora di pranzo viene un certo profumino di fritto…) affacciati verso la spiaggia o tra le vie regalano un’esperienza unica da cui è difficile scappare. Finito il pranzo e con la pancia piena, una passeggiata sulla spiaggia è obbligatoria. D’estate piena di turisti e bagnanti, d’inverno silenziosa, vuota, quasi malinconica, poetica. Un paesaggio da cui si intuisce facilmente la scelta di Hemingway per le ambientazioni, quasi protagoniste, dei suoi libri.

Come avrete notato dalla foto, c’è una piccola chiesetta arroccata sulla punta della spiaggia, visitandola vi accorgerete all’ingresso, di un miracolo, una targhetta infatti rappresenta la spaventosa l’inondazione avvenuta dal mare nel 1727 che superava il metro di altezza. Il fatto curioso è che all’interno della Chiesetta dell’Angelo (il suo nome) non entrò una sola goccia d’acqua.

Era considerata una virtù non parlare se non in caso di necessità, sul mare.

Ernest Hemingway

Ernest arrivò a Caorle per la prima volta nell’inverno del 1948, fu ospitato dal barone Raimondo Nanuk Franchetti, al quale era legato dalla passione per la caccia ma anche per la profonda amicizia, tanto che gli farà visita fino al 1954. Hemingway era convinto di aver trovato finalmente, dopo tutti i suoi viaggi in giro per il mondo, nel Veneto, la felicità e l’amore espressi nel gioioso rapporto con Adriana Ivancich, la fanciulla veneziana descritta nelle pagine dal libro, citato in precedenza, Di là dal fiume e tra gli alberi. Purtroppo pochi anni dopo, nel 1957, iniziò a soffrire di una forte depressione. Fece alcuni viaggi in Spagna e a Miami, poi fu ricoverato e infine, dopo alcuni tentativi si suicidò, sparandosi. Nonostante questo, sicuramente i suoi libri, i suoi articoli e i suoi pensieri verranno ricordati nelle generazioni a venire.

Tra un libro e l’altro un buon bicchiere di vino ci stava sempre ed è per questo che Hemingway usava molti segnalibri che trovi già su Half Sign nello shop.

Ciao e alla prossima,

da un peschereccio di nome Half Sign.

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